Con una nota inviata all'assessore regionale e al direttore generale dell'USR, abbiamo chiesto la convocazione del tavolo regionale.

Ancora una volta, registriamo ritardi e disattenzione da parte delle Istituzioni preposta verso una razionalizzazione delkl'offerta formativa che decida il dimensionamento delle autonomie scolastiche.

Ancora una volta, parleremo di numeri, lasciando fuori dal confronto la tipologia e la qualità dell'offerta formativa.

Governo bis o ter è sempre la stessa musica stonata.

La richiesta di FLC Sicilia

Palermo, 9 gennaio 2015

Assessore Regionale

Istruzione e Formazione Professionale

Dirigente Generale

Dipartimento Istruzione e Formazione

Professionale

Direttore Generale

Ufficio Scolastico Regionale

Oggetto:razionalizzazione e dimensionamento rete scolastica a. s. 2015/2016

Lo scorso anno, dopo gli impegni assunti dall'Assessorato per definire, finalmente, una necessaria razionalizzazione della rete scolastica che superasse la fase emergenziale, la logica dei limiti numerici e delle deroghe, si è proceduto, per l'ennesima volta, a un piano di dimensionamento regionale ancora d'emergenza fatto alla meglio, su logiche numeriche  e solo per recuperare un consistente numero di dirigenze scolastiche e di direttore dei servizi. Occorrono, invece, scelte improntate ad una logica di programmazione stabile e duratura necessari a definire una organizzazione della rete scolastica mirata a migliorare l'offerta formativa.

 Inoltre, l'avvio dei Centri Provinciali per l'istruzione degli adulti (CPIA) previsti per il prossimo anno scolastico aggrava la condizione di ritardo che si sta accumulando.

Riteniamo, pertanto, urgente ed improrogabile la convocazione dei componenti il tavolo regionale per il dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica.

Cordiali saluti.                            

                                                                                                 Il segretario generale

                                                                                                       Giusto Scozzaro

Scuola | 14/01/2015